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A tu per tu con Matteo Stanco

WhatsApp Image 2021-12-09 at 14.34.27Matte, siamo al giro di boa del campionato: un bilancio sul girone d’andata concluso mercoledì?
“Il bilancio è positivo. Direi che dopo queste 13 partite possiamo ritenerci soddisfatti. Dalla prima giornata ad oggi le nostre prestazioni sono andate sempre in crescendo: siamo solidi, siamo un grande gruppo, siamo squadra! Adesso dobbiamo continuare a pedalare, il girone d’andata è un ricordo. Nel calcio bisogna guardare sempre avanti e migliorarsi a partire dalla prossima partita”

Tropical 4° in classifica: sorpreso o te l’aspettavi?
“No, sinceramente non sono sorpreso. Abbiamo valori importanti in squadra ed oltre a quelli tecnici in questo gruppo spiccano quelli umani che in queste categorie fanno la differenza a mio parere. Forse con un pizzico di determinazione nel far girare qualche episodio a nostro favore, avremmo potuto avere qualche punticino in più ed essere secondi ma sarebbe cambiato poco: noi dobbiamo pensare partita per partita e provare a conquistare sempre i 3 punti, la classifica la guardiamo alla fine”

La squadra avversaria che ti ha più impressionato tra tutte quelle incontrate sino ad oggi?
“É un campionato equilibrato, se non entri in campo con la mentalità giusta puoi perdere con chiunque. Russi, Cava e il Victor San Marino sono ottime squadre con giocatori importanti. Poi sicuramente la Fya Riccione che non scopro di certo io: ha dimostrato di avere qualcosa in più delle altre, sono primi ed imbattuti, la classifica parla chiaro”

Differenze tra il campionato di Eccellenza e quello di Promozione?
“Il livello in generale rispetto ad anni fa forse é calato. Sono comunque campionati importanti: più sali di categoria e più non devi avere cali di concentrazione, è fondamentale curare il dettaglio e non dare nulla per scontato perché al minimo errore ci sono giocatori capaci di punirti”

Per caratteristiche sei l’emblema della squadra: grinta, determinazione, voglia di non mollare mai e quella sfacciataggine che non guasta (nel senso positivo del termine)
“In campo sono il contrario di quello che sono fuori dal rettangolo verde. Sono sanguigno, carismatico, odio perdere. Cerco di dare tutto me stesso in ogni partita per aiutare i miei compagni di squadra. Bisogna farsi trovare pronti e concentrati ogni domenica se si vogliono portare a casa i punti”

Com’è, vissuta da dentro, la realtà Tropical?
“Sono arrivato 5 anni fa qui a Coriano é tutt’oggi per me é un privilegio scendere in campo per questi colori, soprattutto in questo periodo storico in cui ci troviamo. Ad oggi non é facile trovare una società sana e ambiziosa come il Coriano, sono orgoglioso di aver vinto i playoff a Cervia nel 2019 e aver regalato emozioni al presidente Tiziano Marzi e a tutta la società: se lo meritano, non ci fanno mancare proprio nulla”

Domenica a San Pietro in Vincoli ci si gioca una buona fetta di campionato
“Sfida cruciale per il nostro cammino, affrontiamo una squadra che nelle ultime giornate si è ripresa alla grande (vedi vittorie sul Classe e contro la Savignanese): serviranno cuore caldo e mente fredda”

Il giocatore avversario che ti ha più impressionato?
“Come primo nome penso sicuramente alla punta del Cava Ronco Enrico Boschi, lo affrontammo anche qualche anno fa quando vestiva la maglia dell’Argentana: un attaccante vero che unisce forza fisica alla tecnica”

E il compagno di squadra che ti ha più impressionato?
“Ritengo di avere dei compagni molto forti, abbiamo del giovani con delle qualità importanti, ma se devo fare un nome su tutti non posso non nominare super Francesco Pollini: un vero numero 1 in generale e un mostro tra i pali”

Il tuo rapporto con Mister Bucci?
“Il mister lo conosco da tanti anni, ho avuto la fortuna in primis di giocarci insieme, imparare tanto e poi di essere allenato sempre ai tempi di Morciano. È stato bello ritrovarlo dopo anni qui a Coriano. Ho una grandissima stima di lui, come allenatore e come uomo”

Quali sono i consigli principali che vi da?
“Ci prepara molto bene durante la settimana su un campo dove ahimè non è facile allenarsi e fare calcio. Riesce a tirare fuori il massimo da ogni suo giocatore. Ci trasmette forza e consapevolezza dei nostri mezzi”

E’ vero che mamma e papà non si perdono una partita e ti seguono sia in casa che in trasferta?
“Giusto. Sono i miei primi tifosi insieme alla mia ragazza (ormai moglie), Veronica: la vera forza é lei, molto più di me. Loro sanno quanto sia importante per me é il calcio e mi piace condividere quotidianamente tutto con loro”

Oltre al calcio cosa c’è nella vita di Matteo Stanco?
“Famiglia, lavoro, amici. Sono impegnato a Rimini nel negozio a conduzione familiare: non é facile dopo le tante ore durante il giorno correre al campo, ma una volta entrati nello spogliatoio ci si dimentica di tutte le fatiche”

Chiudiamo con un test: è vero che sei talmente attaccato ai colori biancorossoblù che se ti chiama la tua squadra del cuore, l’Inter, rifiuti?
“Confermo, da Coriano non mi muovo per nulla al mondo! Credo purtroppo che sia un dilemma che non avrò mai. Sinceramente farei solo una chiacchierata per capire su che cifre arrivano, sarei curioso. Scherzi a parte, grazie 1000 per l’intervista, ci vediamo domenica a San Pietro in Vincoli e sempre #GoTropicalGo!”